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Nelle News troverete notizie sui concerti, attività con gli studenti e fatti musicali interessanti.

 J. S. Bach

Dedicata a J. S. Bach è una serie di trasmissioni di Radio3 dei primi anni ’90 curate dal M° Marco Della Chiesa D’Isasca. Un importante e raro contributo di analisi e di ascolti da non perdere. Ho avuto il piacere di collaborare in varie puntate eseguendo Ludus Tonalis di Paul Hindemith.

 

ARTICOLI, REVIEWS

Dedicata a J. S. Bach è una serie di trasmissioni di Radio3 dei primi anni ’90 curate dal M° Marco Della Chiesa D’Isasca. Un importante e raro contributo di analisi e di ascolti da non perdere. Ho avuto il piacere di collaborare in varie puntate eseguendo Ludus Tonalis di Paul Hindemith.

Archi in Villa : 08 – 29 Agosto 2021, Villa Baruchello, Porto Sant’ Elpidio (FM)

Archi in Villa : 08 – 29 Agosto 2021, Villa Baruchello, Porto Sant’ Elpidio (FM)

Anche quest’anno sarò impegnato negli eventi di “archinvilla” di Porto Sant’Elpidio, tra Masterclass e concerti. Questa edizione con la presenza dei giovani dell’Orchestra da camera Gli Archi della Rosa diretti dal M° Michele Tisei e la possibilità per i pianisti di provare alcuni concerti per pianoforte e orchestra. E soprattutto di ricominciare a fare musica dal...
Nel “Sognatoio” di Ludovico Peroni

Nel “Sognatoio” di Ludovico Peroni

Link all’articolo originale Esordio del compositore marchigiano Ludovico Peroni con un’opera che, spaziando tra più generi musicali, affronta il tema della Shoah. Uno dei lavori discografici del 2020 che hanno meritato grande attenzione è Il Sognatoio, opera di esordio del giovane compositore marchigiano Ludovico Peroni,  pubblicato dall’etichetta giapponese Da Vinci Classics. Una experimental opera in 9 scene che nasce come composizione musicale ispirata al tema della Shoah (la partitura ha ricevuto il premio “Teatro Musica e Shoah 2017) intessuta da un testo poetico di Filippo Davoli. “Sognatoio” è una stanza chiusa da una porta misteriosa all’interno di un campo di concentramento, un luogo/non luogo dove è incerta la sorte di chi vi arriva. Come racconta lo stesso compositore. «Ho scoperto la parola Sognatoio (introvabile sui dizionari), citata in un documentario sulla Shoah del 1955 (Nuit et brouillard) del regista Alain Resnais. È una parola che non esiste, ma  che in qualche modo riesce a trattenere, tenacemente, le tracce di una speranza disperata». La composizione utilizza forme di linguaggio sonoro tra le più variegate e che testimoniano l’ecletticità  “organica” di Peroni. Organica nel senso che non è un modo del compositore  di mostrare i suoi gusti raffinati e ricercati; è piuttosto una autentica restituzione dell’humus musicale dentro il quale Peroni è cresciuto: dal rock progressive al jazz , all’ elettroacustico contemporaneo, dalla musica aleatoria al Soundpainting e alla Conduction (una sorta di composizione istantanea guidata dal gesto del direttore). Tecnica, quest’ultima (derivata dai compositori americani Walter Thompson e Butch Morris) che Peroni padroneggia con convincenti risultati insieme ai musicisti della QRO (Quick Response Orchestra) e al clarinettista José Daniel Cirigliano. Con quest’opera Peroni è riuscito a raccontare un soggetto serio, drammatico...
I suoni della natura – di Paolo Vergari

I suoni della natura – di Paolo Vergari

L a serata dedicata alla musica di Tan Dun – uno dei massimi compositori cinesi viventi e sicuramente il più conosciuto al mondo – al Teatro Verdi di Firenze, con lo stesso compositore alla direzione dell’Orchestra Regionale Toscana, è stata un evento che rimarrà impresso nella memoria e nel cuore del folto pubblico fiorentino.

Maratona Liszt – Mario Dal Bello

Maratona Liszt – Mario Dal Bello

Ci voleva un pianista organizzatore come Michele Campanella per pensare, a 200 anni dalla nascita del musicista ungherese, ad una autentica maratona di tre giorni sulla sua opera.Oltre Campanella, dal 7 al 9 gennaio, una decina di talentuosi pianisti ha affrontato i lavori dello “zingaro” magiaro, conquistatore di folle (e di donne, per finire poi abate…), virtuoso di abilità mostruosa, che ha reso il pianoforte un’orchestra.

7 viaggi in Cina – Autori Vari

Ero appena salito sul taxi a Pechino e stavo già contrattando il prezzo della corsa: un po’ troppi 400 yuan per andare dall’aeroporto al centro della città! Ero già stato avvertito: non avrei dovuto spenderne più di 70, 80. Nonostante questa accoglienza che, come straniero avrei potuto ricevere ovunque, una cosa mi è stata subito chiara in quel maggio 2004: ero esattamente in un altro mondo. È toccato a Min Peng il compito di traghettarmi in Cina. Figlia di un importante politico del partito, aveva studiato canto lirico in Italia. Folgorata dal buddhismo, la sua voce, ormai, era solo per le meravigliose melodie che ne scandivano la meditazione.